14 NOV – Si è svolto a Lido di Camaiore (PI) il primo congresso Sifop Toscana. Una giornata di confronto dal titolo “Quello che tutti dovrebbero sapere su…”presieduta da Carlo Panesi, divisa in due parti la prima politica, la seconda scientifica per fare il punto sull’evoluzione del Ssr toscano.
La parte politica ha visto la partecipazione del presidente della Società scientifica, Francesco Losurdo, del segretario regionale SUMAI Assoprof, Lucia Pierazzoli e il segretario generale del SUMAI Assoprof, Antonio Magi.
La parte scientifica ha approfondito l’aspetto del coinvolgimento del paziente, la sua compliance e la criticità al pasaggio terapeutico tra Ospedale e Territorio e la necessità di una riconciliazione terapeutica condivisa. In particolare gli interventi sono stati su Farmaci antidiabetici orali, malattie respiratorie croniche, sindrome metaboliche, malattie neurodegenerative e farmaci anticoagulanti.
“La Sifop – ha spiegato Francesco Losurdo – è diventata società scientifica, non è più solo quindi il braccio culturale del Sumai ma la società che copre tutte le attività che si svolgono nell’ambito della specialistica ambulatoriale. Nata nel 1986 è presente con proprie sedi in tutt’Italia. Da due anni è aperta a tutti gli specialisti e non solo agli iscritti Sumai. Sono rappresentati 32 settori specialistici che, oltre ai medici, comprendono anche veterinari, psicologi, biologi e chimici. Il gruppo più rappresentato sono gli odontoiatri, seguono gli oculisti, poi ginecologi e cardiologi e via, via tutti gli altri”.
Inoltre Losurdo ha posto l’accento su un aspetto peculiare, ricordando come la figura dello specialistica ambulatoriale, “così versatile che arriva dappertutto, dagli ospedali alle case di cura e, se necessario, anche nel domicilio del paziente, sia un’attività che esiste solo in Italia”.
Mentre per gestione della cronicità, vero core dell’attività dello specialista, ha ribadito infine l’importanza del lavoro in equipe “siamo stati abituati a lavorare nel nostro ambulatorio, chiusi, con gli appuntamenti prenotati. Ora è il momento di entrare in un’ottica diversa di confronto con altri specialisti per un miglioramento delle nostre professionalità e dell’offerta di salute”.
Lucia Pierazzoli, responsabile Toscana del SUMAI Assoprof ha fatto una relazione tesa a spiegare Il lavoro svolto dal sindacato a seguito degli accordi sindacali e l’evoluzione che c’è stata nella figura dello specialista convenzionato interno a livello della regione toscana. In particolare il punto di partenza, nel 2015, è stata la legge regionale 84 che ha riorganizzato la sanità regionale e che ha determinato un certo sconvolgimento per tutti gli operatori. A distanza di qualche anno però la Pierazzoli ha riconosciuto che “questa trasformazione ha offerto anche delle opportunità”.
Antonio Magi ha illustrato il nuovo Acn, spiegandone le prospettive future. Quindi ha ricordato come la maggior parte degli articoli (51, su 54) siano stati riscritti, sottolineandone alcuni aspetti come il riconoscimento della L. 104 per gli specialisti e le garanzie per le donne e i giovani ribadendo l’importanza delle competenze e andando controcorrente in merito alla carenza degli specialisti, “gli specialisti ci sono – ha detto Magi – il problema è lo stop delle assunzioni”. Il territorio va comunque tutelato e questo può essere fatto “attraverso il lavoro in equipe, perché questo è il futuro”.