16 MAR – Sumai Assoprof, Cisl Medici, Simet e Fp Cgil Medici hanno sottoscritto un
comunicato per ribadire che “l’assistenza sanitaria Territoriale con le
cure primarie e l’istituzione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale,
unitamente al Servizio di Emergenza Urgenza Territoriale, rappresenta l’avamposto
principale per svolgere la funzione di filtro necessaria a contenere l’afflusso
negli Ospedali, per assistere i pz positivi al Covid-19 e per curare presso il domicilio i pazienti
sintomatici”.
Da questo presupposto la necessità di soddisfare le seguenti
richieste: che venga adeguata la
distribuzione dei DPI per tutti i professionisti della Medicina Generale;
che siano introdotte adeguate
coperture assicurative per i medici delle istituende Unità Speciali di
Continuità assistenziale;
che venga potenziata l’integrazione con la specialistica ambulatoriale e
la diagnostica di I livello;
che vengano infine previsti processi di stabilizzazione di tutti i Medici precari delle Cure Primarie, della Continuità Assistenziale e dell’Emergenza Territoriale.
Di seguito il comunicato di Intesa Sindacale
In questa grande, impegnativa e
difficile fase di contenimento dell’epidemia da Covid-19, che vede protagonisti
tutti gli operatori sanitari degli Ospedali e del Territorio del SSN pubblico e
privato, si distinguono importanti iniziative del Governo come quella che, con
l’art 8 del Decreto Legge n 14 del 9 Marzo 2020, istituisce le Unità Speciali
di Continuità Assistenziale dedicate all’assistenza domiciliare dei pazienti
positivi che non necessitano di ricovero ospedaliero. Tali unità, di
concerto con le cure primarie, garantiscono l’assistenza domiciliare continua
ed il ruolo strategico di contenimento dell’epidemia attraverso la sorveglianza
sanitaria.
In queste ore gli operatori del
Servizio Sanitario Nazionale stanno drammaticamente subendo le conseguenze
della carenza delle Dotazioni di Protezione Individuale oltre che di
provvedimenti legislativi che pur mirati al contenimento dell’epidemia da
Covid-19 non tutelano la sicurezza di tutti gli operatori sanitari protagonisti
dell’emergenza.
La situazione è drammatica proprio
perché i numeri crescenti del contagio stanno mettendo in crisi la tenuta dei
Servizi Ospedalieri e Territoriali in termini di strutture, attrezzature e
personale.
In tal senso l’assistenza sanitaria
Territoriale con le cure primarie e l’istituzione delle Unità Speciali di
Continuità Assistenziale, unitamente al Servizio di Emergenza Urgenza
Territoriale, rappresenta l’avamposto principale per svolgere la funzione
di filtro necessaria a contenere l’afflusso negli Ospedali, per assistere i pz
positivi al Covid-19 e per curare presso il domicilio i pazienti
sintomatici.
Tuttavia la fornitura delle Dotazioni
di Protezione Individuale nei servizi Territoriali è del tutto inadeguata a
garantire la sicurezza dei professionisti e quindi l’attività dei Servizi di
Medicina Generale.
Per assicurare l’assistenza sanitaria
ai cittadini è tanto più importante tutelare la salute di quei medici che
visitano quotidianamente i pazienti presso il loro domicilio sprovvisti di
filtri organizzativi, strutturali, e strumentali, saranno esposti ad un elevato
numero di soggetti potenzialmente infetti e contagiosi. Se non
adeguatamente protetti, tutti finiranno per contagiarsi, mettendo a rischio la
salute propria e dei familiari conviventi e diventando involontariamente volani
dell’infezione per gli assistiti anziani e immunodepressi.
E’ necessario, inoltre, costruire una fitta rete di servizi che, partendo dal
territorio, consenta una presa in carico continua ed adeguata della
cittadinanza; l’attività dei Medici di Medicina Generale deve essere potenziata
nell’integrazione con i presidi per le visite e la diagnostica
specialistica anche attraverso consulenze telefoniche
specialistiche di I° livello
Non possiamo fare a meno di sottolineare, infine, che molti dei professionisti
di questi servizi da anni garantiscono la tutela della salute dei
cittadini con contratti precari che minano la continuità dell’assistenza.
Pertanto alla luce delle criticità evidenziate e per la tutela dei
professionisti chiediamo:
* che venga adeguata la distribuzione dei DPI per tutti i professionisti della
Medicina Generale,
* che siano introdotte adeguate coperture assicurative per i medici
delle istituende Unità Speciali di Continuità assistenziale
* che venga potenziata l’integrazione con la specialistica ambulatoriale
e la diagnostica di I livello
* che vengano infine previsti processi di stabilizzazione di tutti i Medici
precari delle Cure Primarie, della Continuità Assistenziale e
dell’Emergenza Territoriale.
Biagio Papotto – Segretario Nazionale Cisl Merdici
Mauro Mazzoni – Segretario Nazionale Simet
Antonio Magi – Segretario Nazionale Sumai Assoprof
Andrea Filippi – Segretario Nazionale Fp Cgil Medici