31 MAR – “Il via libera da parte della Conferenza
Stato-regioni è particolarmente importante perché, oltre a prevedere l’entrata
in vigore del nuovo Accordo, dà modo alla specialistica ambulatoriale di
mettere in campo gli strumenti idonei previsti dalle recenti normative per
arginare il contagio da Coronavirus”. Così Antonio
Magi, segretario generale del SUMAI Assoprof commenta con soddisfazione la
ratifica, avvenuta oggi pomeriggio da parte della Conferenza Stato Regioni, del
nuovo Accordo Collettivo Nazionale 2016-2018 per la disciplina dei rapporti con
i Medici Specialisti Ambulatoriali Interni Veterinari ed altre Professionalità Sanitarie
(Biologi, Chimici, Psicologi).
“L’approvazione – fa sapere Magi – è importante perché l’ACN contiene quegli strumenti normativi che ci permettono di operare
in contingenza con il drammatico momento che stiamo vivendo anche tramite
attività in telemedicina e teleconsulto,
nonché in smart working con la possibilità da parte degli specialisti di
effettuare consulenze anche telefoniche o mediante piattaforme tramite il videoconsulto, sia con i pazienti che
con i colleghi di medicina generale e di pediatria di libera scelta.
“A questo – continua Magi – si associa la possibilità di una
più veloce assegnazione dei turni resisi
vacanti per pensionamenti, e di effettuare l’incremento delle ore di specialistica fino al raggiungimento del
massimale orario per poter supplire alla carenza di specialisti in quanto
le Aziende dovranno pubblicare e assegnare le ore già deliberate nell’ambito
dei finanziamenti consolidati nei loro bilanci con la possibilità di un
ulteriore incremento per il 2020. Provvedimento previsto dal decreto legge 9
marzo 2020, n. 14 “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio
sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19” che all’art. 5
prevede, come riferito dal Presidente
del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sua relazione alla Camera mercoledì 25
marzo, “per l’anno 2020 un ulteriore aumento del monte ore della specialistica
ambulatoriale convenzionata interna”.
“Sappiamo tutti dell’impegno
elevatissimo dei nostri colleghi ospedalieri e dei nostri colleghi di medicina
generale e di tutto il personale sanitario. Gli specialisti ambulatoriali convenzionati interni in questo
momento, in cui la maggior parte delle strutture si stanno trasformando in
Covid Centre, sono chiamati a dare
assistenza, nei poliambulatori pubblici, ai milioni di pazienti cronici che gravano sul territorio e che non possono essere certamente
abbandonati. Questo ACN sarà uno strumento ulteriore per rafforzare, sotto
il profilo della risposta sanitaria, quell’alleanza medico-paziente che oggi
più che mai, a causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, si rende
necessaria”.