02 MAG – Alle tredici erano oltre 42mila le persone entrate in contatto con l’evento organizzato da Cida e altre associazioni. La maratona vede come protagonisti i Manager pubblici e privati, ma anche politici, imprenditori, comunicatori ed economisti. L’obiettivo di ‘Maratona con i manager’, dalle 10 di questa mattina visibile sul sito maratonamanager.it e sui canali Facebook delle organizzazioni aderenti (tra cui quella del SUMAI) e’ mettere a fattor comune idee per trasformare una terribile crisi in un’opportunita’ di ripartenza. Sfida morale e culturale, oltre che economica e sociale, e occasione per riequilibrare storture e diseconomie che hanno bloccato l’Italia negli ultimi decenni.
“I 20.000 medici specialisti, odontoiatri e professionisti ambulatoriali interni – ha spiegato nel corso del suo intervento il Presidente del SUMAI Assoprof, Giuseppe Nielfi – sono pronti per la fase due nella quale dovranno convivere due linee operative: la prima riguarda il contenimento dell’infezione da Covid-19: la battaglia del controllo dell’epidemia si gioca sul territorio; la pandemia deve essere affrontata come una emergenza territoriale, non solo ospedaliera: ciò che individuiamo e risolviamo sul territorio non va a gravare sulle strutture ospedaliere e contribuisce in modo determinante a contrastare la diffusione del virus.
“La seconda linea operativa è la cura degli oltre 24 milioni di malati cronici italiani, che hanno visto congelati per oltre due mesi controlli ed esami; dobbiamo riprendere questo filo interrotto prima che si manifesti una ulteriore emergenza. La sanità non Covid, rivolta alle cronicità e alla diagnostica ambulatoriale, deve ripartire. Non è possibile attendere ulteriormente.
La rete capillare e prossimale degli specialisti e professionisti ambulatoriali, presenti nei presidi delle Asl, nelle case della salute, al domicilio dei pazienti, è pronta a dare il proprio contributo.
Nielfi ha quindi concluso con le “nuove parole d’ordine” che dovranno essere: “Proattività della presa in carico del paziente cronico, telemedicina, teleconsulto fra specialisti e medici di medicina generale nuove procedure di accesso agli ambulatori con distanziamento sociale, eliminazione delle code, sanificazione degli ambienti e, soprattutto, protezioni individuali adeguate per gli operatori e i pazienti. In definitiva una nuova centralità dell’assistenza domiciliare e prossimale territoriale è fondamentale per reinterpretare il servizio sanitario nazionale alla luce del nuovo contesto”.