Il SUMAI Assoprof insieme ad altre OoSs ha partecipato all’avvio del tavolo col ministero del Lavoro per la formulazione del primo accordo collettivo nazionale dei medici specialisti convenzionati dell’INPS così come previsto dalle disposizioni della legge di Bilancio 2020.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate le problematiche dell’atto di indirizzo che dovrà portare, a breve, questo è l’auspicio, al vero tavolo contrattuale per definire i criteri di assegnazione e la disciplina degli incarichi a 35 ore per gli 820 medici previsti.
“La stipula dell’Accordo Collettivo Nazionale tra l’Istituto di previdenza e le Organizzazioni Sindacali per il personale medico addetto alle attività medico-legali in materia previdenziale e assistenziale INPS – ha spiegato Antonio Magi, segretario generale SUMAI Assoprof – è un’occasione importante che dovrà portare a compimento un obiettivo fortemente voluto dal Sumai per far uscire questi medici, già in servizio, dalla precarizzazione lavorativa attraverso il loro affidamento di incarichi a tempo indeterminato”.
“Ho suggerito – prosegue Magi che ha guidato la delegazione sindacale composta anche da Francesca Tassi, Federico Cattani e Giorgio Lodolini – di applicare ed estendere ai medici Inps la stessa prassi, utilizzata da anni presso l’Inail, per il reclutamento dei medici specialisti di cui ha bisogno. Ovviamente con le opportune integrazioni specifiche dell’Ente. In questo modo si potranno stabilizzare colleghi precari da 12 anni che hanno diritto ad un Accordo Unico Nazionale come tutti gli altri medici operanti nel Servizio Sanitario Nazionale e presso l’INAIL. L’attività di questi medici è altamente delicata e complessa in quanto gestisce enormi risorse per lo Stato e i cittadini.
“Gli obiettivi del Sumai – ha concluso Magi – sono finalizzati a garantire: un reclutamento rapido dei medici specialisti attualmente in servizio; professionalità certificata dei medici reclutati e selezionati anche alla luce delle complessità; organizzazione gestionale in considerazione delle criticità generate dalla vigente Pandemia COVID – 19”.