16 NOV – Il coordinatore della commissione odontoiatrica del SUMAI sottolinea l’importanza della scelta del ministero di istituire un tavolo per l’odontoiatria pubblica e sociale. Attanasi definisce “importante questa iniziativa da parte del ministero della Salute per la gestione e la presa in carico dei pazienti fragili, sociali e sanitari”.
La scorsa settimana presso il ministero della Salute è stato istituito un tavolo tecnico volto alla formazione, ricerca e programmazione delle attività odontoiatriche, con particolare riguardo all’odontoiatria pubblica e sociale. Della struttura fanno parte il Prof. Enrico Gherlone, coordinatore, Rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele, il Dott. Andrea Urbani, Direttore generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute, la Dott.ssa Rossana Ugenti, Direttore generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio sanitario nazionale del Ministero della Salute, il Dott. Giovanni Leonardi, Direttore generale della ricerca e dell’innovazione in sanità del Ministero della Salute, il Dott. Achille lachino, Direttore generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute, il Dott. Raffaele landolo, Presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri (CAO), il Dott. Fausto Fiorile, Presidente dell’Associazione Italiana Odontoiatri (AIO), il Dott. Carlo Ghirlanda, Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), la Prof.ssa Antonella Polimeni, Preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria, neoRettore dell’Università La Sapienza di Roma, il Dott. Pio Attanasi, coordinatore dell’odontoiatria del Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana (SUMAI), il Dott. Walter Di Fulvio, Presidente dell’Associazione Nazionale Studi Odontoiatrici (ANSOC), il Prof. Marco Ferrari, Presidente del corso di laurea in lingua inglese in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università di Siena.
“In un contesto di difficoltà socioeconomiche e di tenuta del SSN stesso, accentuate dall’emergenza COVID – dichiara Pio Attanasi coordinatore della commissione odontoiatrica del SUMAI – si ritiene assai importante questa iniziativa da parte del ministero della Salute per la gestione e la presa in carico dei pazienti fragili, sociali e sanitari. Il periodo che stiamo vivendo ha evidenziato come il SSN ha retto meglio in quelle realtà dove la rete territoriale era più organizzata. È dunque essenziale che il SSN possa, anche in momenti come questo, consentire la presa in carico dei molti pazienti affetti da patologie croniche, a volte complesse e pluripatologiche, e di poter continuare le attività di prevenzione e di screening per evitare l’aggravamento dei quadri clinici o l’insorgenza di patologie prevenibili o neoplastiche in fase avanzata”.
“In questo – aggiunge Attanasi – la specialistica ambulatoriale interna tutta, compresa la componente odontoiatrica, può dare un importante contributo insieme agli altri professionisti del territorio (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici dei servizi, medici di continuità assistenziale, medici USCA, infermieri ed altri professionisti sanitari, ecc.) gestendo il paziente a domicilio, nelle strutture intermedie, nelle RSA e nelle strutture distrettuali (poliambulatori, consultori, ecc.). Ciò eviterà processi di aggravamento dei quadri clinici o riacutizzazioni e quindi la necessità di rivolgersi alle strutture ospedaliere.
“Entrando nello specifico dell’odontoiatria, prendendo esempio dalle molte realtà virtuose presenti in diverse Regioni a livello universitario, ospedaliero e distrettuale si potrà pensare di esportare e proporre questi modelli, ovviamente adattabili alle diverse esigenze territoriali nel rispetto del titolo V della Costituzione. Questo consentirà anche in previsione della revisione dei LEA, di renderli tutti, compresi quelli odontoiatrici, accessibili ed esigibili in tutte le realtà del territorio nazionale. A questo scopo è già previsto dai DPCM di marzo ed agosto scorso e dall’ACN l’incremento del monte ore della specialistica ambulatoriale interna.
“Questo strumento – conclude Attanasi – sarà molto importante per poter garantire nelle strutture del SSN in maniera omogenea una adeguata risposta anche per la prevenzione e per le cure delle patologie orali alle fasce più deboli della popolazione. Il SUMAI è pronto a collaborare col tavolo tecnico e a mettere a disposizione le proprie esperienze e professionalità”.