Nel corso di un convegno organizzato dal SUMAI Assoprof con Sifop presso la sede della Regione Lazio presentati i nuovi PDTA della mammella che riguardano le diverse fasi del percorso che deve seguire una donna a rischio o malata di tumore della mammella
Il SUMAI Assoprof, in collaborazione con il provider SIFOP (Società Italiana di Formazione Permanente per la Medicina Specialistica), ha organizzato il convegno “PERAMARLA: un percorso virtuoso per la salute delle donne nel Lazio. Prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno”, un evento ECM destinato alla formazione dei medici e finalizzato a rafforzare la qualità e l’efficacia della rete per la gestione del tumore della mammella.
L’incontro si è tenuto presso la Sala Mechelli della Regione Lazio, riunendo rappresentanti delle istituzioni, della comunità medico-scientifica e delle associazioni dei pazienti per discutere dell’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e del miglioramento dei percorsi di cura. Un focus particolare è stato dedicato alla valutazione della qualità delle performance delle Breast Unit regionali, fondamentali per garantire un’assistenza omogenea ed efficace su tutto il territorio.
Le Breast Unit, o Centri di Senologia, rappresentano un modello organizzativo di assistenza multidisciplinare per la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle pazienti affette da tumore alla mammella. Nel Lazio, la rete senologica è composta da 16 centri, distribuiti strategicamente per garantire equità di accesso alle cure.
I dati del 2024 mostrano che sono stati effettuati 6.227 interventi chirurgici, di cui il 99% all’interno delle Breast Unit, confermando l’alta concentrazione dei trattamenti nelle strutture specializzate. Questo modello organizzativo, insieme all’aggiornamento del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per il tumore della mammella, ha portato a significativi miglioramenti, come la riduzione della proporzione di reinterventi chirurgici entro 120 giorni, passata dal 9% nel 2014 al 4% nel 2023.
Il convegno ha rappresentato un’importante occasione per confrontarsi sullo stato di attuazione della rete oncologica regionale e sulle modifiche proposte nel nuovo PDTA, tra cui sorveglianza e presa in carico della popolazione a rischio ereditario, rafforzamento del ruolo dei Punti Oncologici di Accesso e di Continuità di Cura (PACO), sviluppo delle cure di prossimità per garantire un’assistenza più vicina ai pazienti, sistemi di misurazione della qualità delle performance delle Breast Unit, per garantire cure sempre più efficaci e accessibili. Il convegno, sotto la direzione scientifica di Sara Farchi, Teresa Gamucci e Lucio Fortunato, ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali tra cui Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Fabio de Lillo Coordinamento attività strategiche spesa farmaceutica della Regione Lazio, Roberta Della Casa, Consigliera della Regione Lazio, Rodolfo Lena, Vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, Alice Basiglini,Associazione italiana ospedalità privata (Aiop),
Elisabetta Iannelli, presidente dell’Associazione italiana malati di cancro (Aimac)e di rappresentanti degli Ordini professionali Antonio Magi (Presidente Omceo Roma, che ha concesso il patrocinio), Maurizio Zega, Presidente Ordine Professione infermieristiche Roma, e Giuseppe Guaglianone, Presidente Ordine dei farmacisti di Roma.
Attraverso interventi di specialisti e analisi dei dati epidemiologici, l’evento ha confermato la necessità di rafforzare la rete senologica, puntando sulla misurazione delle performance e sul miglioramento dell’accessibilità ai percorsi di diagnosi e cura. Il confronto con le associazioni dei pazienti ha inoltre sottolineato l’importanza di una presa in carico sempre più personalizzata, che tenga conto anche degli aspetti sociali e assistenziali.
“Il nuovo PDTA riserva particolare attenzione alle donne ad alto rischio, cioè quelle che hanno una maggiore probabilità rispetto alla popolazione generale di ammalarsi di tumore della mammella a causa d possibili mutazioni genetiche. Altro obiettivo è includere i centri di oncologia periferici per poter indirizzare le donne, che dovessero avere una malattia in ripresa, a fare i trattamenti più aggiornati vicino al proprio domicilio senza doversi spostare di molto perché quando la malattia è avanzata questo aspetto è importante.
“Ultimo punto – conclude Gamucci – è l’inserimento nel PDTA del percorso della malattia avanzata perché la sopravvivenza di queste donne è così tanto aumentata che la conferenza multidisciplinare per la gestione delle pazienti diventa essenziale per far sì che i trattamenti più innovativi vengano proposti a tutte le pazienti, nessuna esclusa”.
Antonio Magi eccezionalmente in doppia veste di presidente Omceo e segretario Sumai-Assoprof ha ricordato che “l’impegno del Sumai nel supportare le donne nella lotta del tumore del seno è massimo in quanto la maggioranza degli specialisti che operano gli screening del cancro della mammella e di tutti gli organi genitali femminili sono specialisti ambulatoriali che lavorano all’interno delle aziende sanitarie locali. A livello pubblico, dunque, sono proprio loro quelli che fanno gli screening.
“Ovviamente – ha proseguito Magi – l’impegno deve essere ancora maggiore da parte della Regione, che dovrebbe investire molto di più sulla categoria degli specialisti per aumentare la possibilità da parte delle donne di poter partecipare agli screening e di organizzare i Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, i Pdta, che, come abbiamo visto nel corso di questo convegno, sono molto importanti, perché al paziente non basta soltanto la diagnosi. Il paziente deve essere seguito in tutto il suo percorso: dalla diagnosi bisogna andare a programmare la terapia e il percorso successivo”.
“Per non parlare poi del reintegro nel mondo del lavoro delle stesse persone che hanno avuto una patologia oncologica, in particolare a livello femminile – ha concluso Antonio Magi – per ritrovare quell’equilibrio e quella normalità di tutti i giorni dopo aver avuto un problema così importante”.
